Colore… questo misterioso

È facile capire come sia importante preparare i progetti con una corretta gestione digitale del colore, in modo che l’aspetto di quanto vediamo resti coerente in tutti i suoi passaggi.

Se per esempio dobbiamo allestire un catalogo di abiti, le foto digitali devono catturare i colori in modo fedele, affinché così siano visti a monitor per poi poterli impaginare ed ottenere una stampa le cui colorazioni siano uguali – o almeno il più vicino possibile – a quelli degli abiti originali.

Lo stesso dicasi per il passaggio su più monitor, periferiche e carte stampate.

 

Il significato dei colori

Tutti i colori veicolano impressioni e valori, collegati al contesto nel quale sono usati o alle immagini che li contengono. Internet, diversamente dalla realtà, non ha confini geografici e ciò che per una cultura ha un senso, potrebbe essere travisato per un’altra con una differente prospettiva di lettura. La grafica destinata al web richiede una maggiore consapevolezza della relazione tra colori e loro significati, rispetto a quella richiesta dagli altri media.

Ecco uno schema che riassume i significati più comuni dei principali colori, nella cultura occidentale, declinati nelle loro accezioni positive e negative.

  • Bianco: vuoto, lutto, morte (negativo). Purezza, pulizia (positivo).
  • Giallo: malattia, vigliaccheria (negativo). Positività, solarità, gioia, regalità (positivo).
  • Rosa: debolezza, effeminatezza (negativo). Femminilità, innocenza, salute, morbidezza (positivo).
  • Arancione: attenzione (negativo). Allegria, calore (positivo).
  • Rosso: aggressività, odio, sangue, pericolo (negativo). Caldo, amore, vitalità, passione, forza (positivo).
  • Viola: violenza, sangue, snobismo (negativo). Mistero, regalità, ricchezza, spiritualità (positivo).
  • Marrone: sporcizia, caos (negativo). Cordialità, ricchezza interiore, utilità (positivo).
  • Blu: freddo, sterilità (negativo). Sicurezza, autorevolezza, dignità, pace, lealtà (positivo).
  • Verde: indivia, povertà (negativo). Rinascita, tranquillità, salute, natura, denaro (positivo).
  • Nero: lutto, paura, male, dolore, sfortuna (negativo). Serietà, eleganza, classicità, potere (positivo).

 

Attraverso i vari passaggi di lavorazione e dallo schermo alla stampa, i colori possono cambiare o addirittura venire snaturati.

Ma in tutto il mondo digitale essi viaggiano allo stesso modo: sono numeri, un serie di numeri, i quali una volta entrati in un dispositivo (monitor, stampante, scanner, ecc) devono essere riconosciuti, confrontati, interpretati e compresi all’interno di un sistema di riferimento specifico.

Ogni dispositivo interpreta i dati per come è costruito e quando un sistema di riferimento manca li fa propri.

 

Un’immagine alla “griglia”!

Un’immagine raster – griglia, in inglese – è composta da una griglia di punti detti pixel, di forma quadrata e si contrappone a quella vettoriale che si basa su forme geometriche (come linee, punti e curve). La proprietà più importante di un’immagine raster è la sua risoluzione, data dal numero dei pixel contenuti in un’unità di misura.

Quando lavoriamo con questo tipo di immagine usiamo metodi di colore come RGB oppure CMYK, che stanno ad indicare che ogni pixel, per ogni canale R, G e B, può essere acceso o spento da 0 a 255 volte; o se operiamo in C, M, Y, K da 0 a 100 volte. Possiamo così dire che un pixel con R=0, G=0 e B=255 sarà blu, ma per il PC sarà solo una sequenza di numeri, privi di colore.

Ma può capitare che il monitor non restituisca la stessa tonalità e che il blu possa apparire tendente al magenta su dispositivo, oppure verso l’azzurro per un altro, ecc.

È importante per questo trovare un riferimento comune grazie ad una tabella di valori colorimetrici, indipendentemente dalla periferica.

 

Quanti colori ci sono in un’immagine?

Dipende dall’immagine. Dipende da dove è visualizzata, mediante quale dispositivo. Ogni periferica, per la sua tecnologia, è in grado di rappresentare un determinato numero di colori.