Come ottimizzare la SEO per il tuo sito web? – 2° parte

Come già anticipato nell’articolo precedente, il posizionamento organico è il risultato di una serie di strategie messe in atto per migliorare la posizione di un sito web, tra i numerosi risultati dei motori di ricerca, per alcune precise parole chiave.

L’obiettivo di tutti è naturalmente raggiungere le prime posizioni di una pagina di ricerca, visto che i primi 10 sono quelli più cliccati.

 

Come Google processa il tuo sito?

Il processo di posizionamento passa attraverso 3 step principali:

  1. Crawling → alcuni programmi dei motori di ricerca (chiamati crawler, spider, robot, bot) scansionano tutto il web seguendo i link che trovano all’interno delle pagine. Questa è la fase della discovery, ossia la scansione della rete e una volta conclusa ricomincia, perché nel frattempo le pagine esistenti possono essere state modificate o eliminate, mentre nuove si sono aggiunte.
  2. Indexing → tutte le pagine ed i risultati rilevati dall’algoritmo sono indicizzati, ossia sono inseriti in un indice, un enorme database del motore di ricerca. Quando si fa una ricerca su Google in realtà il motore consulta il proprio indice e ci restituisce in pochissimi secondi tutti i valori contenenti le chiavi di ricerca che abbiano digitato, creando così la Serp (la pagina dei risultati di ricerca). Pertanto ciò che vediamo non è la pagina “reale”, ma bensì una copia, è come se stessimo leggendo una fotocopia fatta di un contenuto.
  3. Ranking → se delle prime due fasi non ci rendiamo conto, questo ultimo aspetto è uno dei più importanti per la Seo. A questo punto Google ci restituisce i risultati ordinandoli nella Serp secondo la loro rilevanza, pertinenza e autorevolezza. A seconda della loro esaustività in base alla query (le chiavi di ricerca) digitata. Il motore di ricerca, quindi, posizionerà il risultato sulla Serp considerando le ricerche effettuate dagli utenti, la qualità dei contenuti e la pertinenza rispetto all’intento di ricerca degli utenti stessi.

 

Seo o Sea? Che differenza?

Varie volte mi sono sentita dire: “Beh, per essere visibili sui motori di ricerca basta pagare!”

Non confondiamo la Seo con la Sea (Search Engine Advertising). Spesso ormai capita di vedere nella parte alta della pagina – ed anche in basso – alcuni siti che riportano la dicitura “annuncio”. Ebbene quelli non hanno raggiunto le prime posizioni grazie ad una strategia Seo, ma tramite pubblicità a pagamento.

In realtà sono spazi pubblicitari acquistati dalle attività in base ad aste, per portare l’utente a cliccare sul loro annuncio. Si deve considerare che una volta terminata la pubblicità anche l’annuncio scompare dai radar.

 

I benefici della Seo

Perché allora è così importante essere presenti nei primi risultati di ricerca?

Per alcuni semplici motivi:

  • Raggiungere gli utenti. Rispetto al marketing tradizionale (detto Outbound Marketing, perché spinge verso l’utente il proprio messaggio), in rete vige l’Inbound Marketing. Quando un utente effettua una ricerca nel web non sei tu a cercarlo e proporgli ciò che offri, bensì è lui a cercarti, a trovarti e tradurre un suo bisogno in ricerca. Per questo è di primaria importanza capire gli interessi di chi ti cerca, per essere la risposta alla sua domanda.
  • Far conoscere il brand/attività. Essere tra i primi risultati di ricerca fa aumentare la tua autorità, notorietà e se competi con altri per lo stesso servizio/prodotto essere posizionato più in alto potrebbe fare la differenza.
  • Migliorare la brand reputation. Hai mai sentito parlare di Brand Awareness e Brand Reputation? Ebbene, essere tra i primi risultati per le keywords (chiavi di ricerca) correlate ai tuoi servizi/prodotti fa aumentare la tua reputazione, autorevolezza e notorietà. Se l’utente che fa una ricerca in diversi momenti trova il tuo risultato si farà sicuramente una buona opinione di te e sarà più propenso a contattarti e acquistare.

Pertanto una buona strategia Seo è irrinunciabile per qualsiasi progetto digitale.