SEO 2022: i nuovi trend

Conosciamo bene il potenziale della comunicazione online, eppure alcuni ambiti sembrano ostili ai “non addetti ai lavori” e questo concetto risulta appropriato quando parliamo di SEO.

La SEO, ottimizzazione per i motori di ricerca, è l’insieme delle attività che hanno l’obiettivo di migliorare il posizionamento sui motori di ricerca di una pagina, o di un sito web, per alcune parole di ricerca. In sintesi riguarda quelle tecniche e strategie che permettono ad un sito web, o una pagina, di apparire tra i primi risultati di ricerca di Google.

Ma perché è così importante? E come possiamo migliorare il posizionamento sui motori di ricerca?

Scopriamolo insieme.

 

5 trend SEO del 2022

Ecco dunque i trend per l’ottimizzazione SEO.

  1. I contenuti web non devono essere scritti per Google, ma per gli utenti. Questo è un punto che bisogna tenere bene a mente ed è valido da tempo. Piacere a Google e cercare di comparire in prima pagina è un’ottima cosa, ma non dimenticarti che al centro di tutto il processo c’è l’esperienza utente sul web, quindi è fondamentale concentrarsi sull’utente finale. In sintesi, la qualità di una pagina web, percepita dagli utenti, è un componente basilare e fondamentale per posizionarla sul motore di ricerca. È nell’interesse di Google fornire risposte precise agli utenti, di conseguenza i contenuti che sono interessanti per le persone saranno anche premiati da Google. Stai scrivendo contenuti per le persone, non per le macchine e se questi piaceranno sia all’utente che a Google sarai a cavallo.
  2. La velocità di caricamento di una pagina web influisce sul suo posizionamento, ed anche questo fattore diventa importante per l’ottimizzazione SEO. Google perciò premia i siti che hanno una elevata velocità di caricamento. E se il sito è troppo lento? In questo caso dovrai intervenire sulle frequenti cause che portano a rallentarlo (CSS inutilizzati, tema troppo pesante, immagini troppo grandi…).
  3. Sito friendly. Anche questa non è una grande novità, ma è bene ricordarlo. Sempre più persone usano internet da mobile, quindi da smartphone e tablet, e anche in questo caso è necessario generare un’esperienza utente migliore. L’ottimizzazione del sito per mobile garantisce un miglior posizionamento a livello SEO. Quindi, oltre a controllare quanto il sito sia veloce da desktop, devi farlo anche da mobile, inoltre dovrai appurare altre variabili che potrebbero non far usufruire del sito in modo ottimale, quali: testo troppo piccolo e non ridimensionabile, immagini con dimensioni indefinite.
  4. Sempre più persone fanno ricerche vocali e usano frasi conversazionali, tramite smatphone e tablet. Che si tratti di Google Home o Alexa ha poca importanza, oggi molte più persone usufruiscono di un assistente vocale ed hanno un dispositivo che intercetta la loro domanda. L’uso di ricerche vocali modifica profondamente la SEO, perché quando facciamo una ricerca “tradizionale” digitiamo a mano il contenuto che cerchiamo e tendiamo ad essere sintetici; mentre con la ricerca vocale siamo più discorsivi, perciò cambieranno le chiavi di ricerca. Il consiglio è quello di scrivere i contenuti con un linguaggio naturale, come se parlassimo, concentrandosi di più sulle chiavi a “coda lunga”. Così i tuoi contenuti saranno trovati da un numero maggiore di persone, le quali compiono ricerche con assistenza vocale.
  5. Anche l’accessibilità è sempre un fattore cruciale e sta acquisendo sempre più importanza per l’esperienza utente. Un sito facilmente navigabile anche per utenti con disabilità sarà premiato dal motore di ricerca. Il consiglio, per migliorare il tuo posizionamento, è quello di usare sempre l’Alt Text per le immagini: il testo alternativo permette di far comprendere il contenuto anche alle persone con disabilità visive, migliorando l’accessibilità ai contenuti.

 

Perché la SEO è così importante?

Ben il 51% del traffico che arriva su un sito internet proviene per mezzo della ricerca organica su Google, ciò significa sfruttando l’ottimizzazione non a pagamento, ossia tramite campagne pubblicitarie. Quindi senza un’adeguata strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca si rischia di perdere quasi il 60% degli utili.

Inoltre l’algoritmo alla base di Google, non è “stabile”, ma varia frequentemente, quindi è rilevante tenersi informati ed agire di conseguenza.