Tu “compartimenti” il browser?

Privacy. Quali sono le criticità che mettono a repentaglio la tua privacy quando navighi in rete? Purtroppo sono molte di più di quante immagini, a cominciare dai rischi ai quali ti esponi accettando “termini e condizioni d’uso”, sottoscritti quando usi un nuovo servizio.

Dimmi: lasceresti la porta di casa tua aperta, in balia di chiunque si trovi a passare di lì e che entrando inizia a frugare tra le tue cose? Al tuo ritorno troveresti un sacco di sconosciuti seduti in salotto a guardare la tv e le registrazioni di eventi privati, sfogliare album di foto, oppure a scartabellare tra i documenti sanitari e bancari… ecco, il paragone non è eccessivo perché il pc e lo smartphone sono come casa tua.

Come giustamente non terresti aperta la porta della tua abitazione, così dovresti chiudere a chiave i tuoi documenti informatici tenendoli lontano da curiosi, scocciatori ed hacker.

Ma la cosa non è così semplice come può sembrare. Come puoi proteggere i tuoi dati personali in rete? Questi sono continuamente messi a rischio da varie vulnerabilità presenti nei sistemi informatici e non devi guardarti solo dai malintenzionati, ma anche da tutte le aziende che producono software e sanno quanto sia remunerativo trarre profitto dai dati dei propri clienti.

 

Connessi h24

Non sei al sicuro da sguardi indiscreti, bensì trasparente verso perfetti sconosciuti. Con questo non voglio certo creare allarmismo, ma è bene essere consapevoli della situazione, senza mettere la testa dentro la sabbia come gli struzzi.

Dopo vari scandali legati alla privacy è noto ormai che la sicurezza dei nostri dati in rete è messa a serio rischio, eppure le regole per iniziare a proteggersi sono applicate da un pugno di persone. Basti pensare che:

  • Browser. La maggior parte dei browser contiene enormi quantità di informazioni private, che possono essere raccolte e sfruttate da terze parti. Numerosi i fattori che contribuiscono a seminare i nostri dati in rete, come la cronologia di navigazione (tutti i siti visitati), le credenziali di accesso (nome utente e password), i cookie (inseriti nel browser dai siti visitati), le informazioni (compilazione automatica di indirizzi, numeri di telefono, ecc). Per le aziende è molto facile impossessarsi dei tuoi dati per profilarti o rivenderli.

  • Connessione h24. Tutti riempiamo la casa di oggetti connessi alla rete h24 ed i prezzi di questi oggetti sono sempre più bassi, perché li stiamo pagando attraverso la cessione dei nostri dati.

 

Inizia a “compartimentare”

I vari account collegati, mentre navighi in rete, permettono ai malintenzionati di tracciare la tua attività di navigazione e collegarla alla tua identità. Ecco alcune pratiche da utilizzare per difendere i tuoi dati personali, tra le tante – troppe – variabili a sfavore.

Una soluzione è “compartimentare” il browser, ossia in parole semplici diversificare le sessioni di navigazione in modo che siano indipendenti l’una dall’altra.

Ti faccio un esempio: usare browser differenti e configurati per scopi diversi a seconda delle esigenze, mantenendo rigorosamente tale compartimentazione:

  • il browser n°1 usato per gli account online

  • il n°2 per la navigazione in rete

  • il n°3 per la massima privacy e sicurezza.

Se credi di poter “tappare” tutti i buchi sappi che non sempre è possibile ed i malintenzionati lo sanno, per questo usano numerosi malware come grimaldelli per intrufolarsi senza a volte lasciare traccia. Ma adottando alcune contromisure puoi sicuramente impedire o limitare l’accesso ai tuoi dati personali!

 

Conclusioni

Gli annunci ingombrano l’esperienza di navigazione, considerati invadenti ed indesiderati… Naturalmente puoi disattivare il blocco degli annunci su siti web specifici e nel browser puoi eliminare o bloccare cookie di terze parti.

Quando configuri software, account e servizi online presta molta attenzione alle impostazioni privacy e limita l’accesso ai dati.

Seguendo queste prime semplici indicazioni sulla navigazione in rete non sarai riuscito a proteggerti al 100% dagli sguardi di curiosi e malintenzionati, ma almeno dovranno faticare non poco per seguire i loro scopi.