Come ottimizzare la SEO per il tuo sito web? – 1° parte

Un tema che mi affascina nel mio lavoro è la SEO (acronimo di Search Engine Optimization) ed ha uno scopo molto semplice – il suo svolgimento non lo è altrettanto – ossia aumentare la visibilità di un’attività sul web, tramite il proprio sito e blog. Questo è un aspetto con il quale mi trovo sempre a misurarmi nei progetti web che seguo.

Prima di tutto, se il sito esiste già, è necessario partire con una Seo audit, ossia fare un check, una istantanea della situazione del progetto stesso. Questo passo è fondamentale per capire eventuali problemi che potrebbero inficiare il posizionamento organico dell’attività.

Un altro punto sul quale mi concentro è ricercare e individuare le parole chiave e le espressioni usate dagli utenti per cercare risposte alle proprie domande. Per essere visibili sui motori di ricerca – su Google – si deve progettare contenuti orientati ad un argomento ricercato dagli utenti di loro interesse e affine con ciò che offriamo.

Durante la scrittura dei contenuti devono essere utilizzate le parole chiave giuste, ma senza rinunciare alla qualità. Non dimentichiamoci che ci stiamo rivolgendo agli utenti e attraverso i testi si forniscono informazioni a loro preziose, dando una prospettiva interessante sull’argomento.

 

La struttura del sito

Insieme ai contenuti, anche la struttura del sito web influenza il posizionamento su Google, poiché se gli utenti vi entrano ed escono subito non trovando ciò che cercano lanceranno un messaggio negativo al motore di ricerca. Per questo è bene organizzare i contenuti in modo che siano facili da trovare e da navigare, con un menu semplice ed intuitivo.

Questo aspetto è ancora più importate oggi! È evidente che la maggior parte delle ricerche viene fatta dai dispositivi mobili (quali smartphone e tablet) a scapito dei classici pc. Con il crescente utilizzo dei mobile offrire un’esperienza di navigazione facile e fluida anche da questi dispositivi è quasi un dovere.

L’algoritmo di Google premia i siti web migliori che hanno ottimizzato i contenuti, immagini, video per gli smartphone, attribuendo un peso notevole tanto da considerare la navigazione e l’ottimizzazione da mobile più importante di quella da pc. Il motore sa riconoscere esattamente se la ricerca è fatta da un dispositivo mobile oppure no.

 

Usi i canali social?

Sebbene Google non prenda in considerazione le statistiche dei canali social e quindi non siano fattori diretti di posizionamento, sono comunque dei segnali per i motori di ricerca, poiché la presenza, le interazioni e le condivisioni su queste piattaforme rappresentano uno degli aspetti della strategia Seo e la reputazione del brand/attività.

 

Usi trucchetti?

In passato da molti sono state utilizzate tecniche Black Hat, ossia trucchetti che possono pagare nell’immediato e migliorare il posizionamento del sito web nei risultati di ricerca, ma penalizzarlo poi nel medio-lungo termine. Si tratta di metodi che vanno contro le linee guida di Google e quindi portano pesanti danni, rendendo difficile per un’attività lavare via la macchia facilmente ed in poco tempo e cercare di recuperare le posizioni perse.

Queste tecniche sono per esempio: il keyword stuffing, lo spam e il cloacking. Ne parleremo in seguito.

 

Aggiornamento continuo

Quello che funziona oggi potrebbe non funzionare più domani! Occupandomi di Seo mi aggiorno in modo continuo e non smetto mai di studiare. Il mondo del marketing – del quale la Seo fa parte – è sempre in continua evoluzione ed è importante essere aggiornati sulle ultime novità.

 

Pensare nel lungo termine

Lo so, spesso l’urgenza di essere presenti e visibili sui motori di ricerca è un problema costante per alcuni miei clienti, ma per migliorare la visibilità in modo organico ci vuole tempo e pazienza. La Seo è un processo che richiede tempo prima di arrivare ai frutti sperati e costruire soprattutto qualcosa di stabile e duraturo.

È bene sapere che non esistono scorciatoie e nessuna bacchetta magica.