Cosa è il Dark Web?

Ormai tutti abbiamo sentito parlare del Dark Web e se già il nome sembra dare la sensazione di essere misterioso in realtà l’impressione è corretta.

Il dark web è una rete decentralizzata di siti web, che rendono gli utenti il più anonimi possibili, instradando tutte le loro comunicazioni in modo crittografato.

Ma andiamo con ordine. Internet è diviso in tre livelli:

  1. il web
  2. il deep web
  3. il dark web

 

Il web trasparente

Il primo è l’internet di superficie, quello trasparente noto a tutti, al quale accediamo ogni giorno usando i motori di ricerca più diffusi per inviare e ricevere mail, navigare su siti web, ecommerce, social network e blog comunemente usati. È la parte della rete mappata da Google, Bing ed altri motori di ricerca attraverso i crawler, ossia software che acquisiscono una copia testuale dei documenti online visitati, inserendoli in un indice da loro creato.

Grazie a questi software i motori di ricerca indicizzano i siti web e le loro pagine che scandagliano, restituendo i loro contenuti (testo, video, immagini).

Adesso reggiti forte! Questa parte del web, che tutti conosciamo, costituisce il 5-10% di tutto ciò che si trova in internet. Una frazione piccolissima, la punta di un iceberg. Non è impressionante?!

 

Cosa è il Deep Web?

Poi c’è il web non trasparente, ossia la porzione di internet non indicizzata dai motori di ricerca. Secondo alcune stime costituisce tra l’89-96% del web.

Il Deep Web fa parte della zona invisibile della rete ma non contiene materiale illegale, semplicemente non prevede i crawler e quindi i contenuti di questi siti non sono indicizzati e non appariranno sui motori di ricerca.

È così formato da siti web non indicizzati, ma comunemente usati da tutti. Qui vi finisce anche tutto ciò che usiamo più spesso: messaggi diretti, email, transazioni bancarie, pagine di autenticazione per il login, forum, indirizzari universitari, contenuti dinamici, siti appena nati, siti privati di atenei o aziende… se il materiale più facilmente indicizzato è il testo, non possiamo dire lo stesso per video ed immagini che contengono informazioni non estratte molto semplicemente dai motori di ricerca.

A molti contenuti del Deep Web è possibile accedere con un normale browser usato ogni giorno. Quindi niente di così misterioso.

 

Il Dark Web

Infine c’è il Dark Web, una piccola porzione del web che racchiude pagine, siti e informazioni non indicizzati, ma accessibili scaricando browser specifici. Non i normali Chrome, Firefox usati giornalmente. Per potervi accedere è necessario usufruire di particolari software che differiscono a seconda della zona a cui si vuole accedere ed ognuna ha le sue chiavi di accesso.

Il Dark Web è composto da pagine con un dominio .onion.

Con il tempo però è cresciuto al suo interno anche il mercato nero. Infatti qui è possibile trovare droga, armi, farmaci illegali, killer…

A differenza di quanto accade per il Deep Web, al Dark Web si arriva tramite software specifici che permettono agli utenti la navigazione anonima, per proteggere la propria identità e privacy in termini di cronologia delle pagine viste.

Digitando un qualunque dominio .onion nella barra degli indirizzi di un normale browser come Chrome, Safari o Firefox il sito non risulterà raggiungibile. Il software più conosciuto per accedere al Dark Web è Tor (The Onion Router), il quale si presenta come un browser, scaricabile gratuitamente.

Grazie a Tor Browser è possibile accedere al Dark Web in modo anonimo alla ricerca di vari contenuti e servizi, anche quelli che spaventano, quali: bitcoin, hacker professionisti, terrorismo, traffico d’armi e di stupefacenti, mercato nero delle opere d’arte, reclutamento di killer professionisti, omicidi su commissione, pedo-pornografia… ci sono mercati illegali che funzionano come marketplace famosi. Ci vuole molta attenzione e se il tuo intento è quello di navigare in modo anonimo accedere al Dark Web non lo consiglio.

 

Conclusione

Sia nel web che nel Deep Web possiamo navigare in modo anonimo, e non per questo significa voler fare qualcosa di male o illegale. Di solito tutti i nostri movimenti attraverso i browser canonici sono tracciati tramite i famosi cookie, che aiutano gli utenti a reperire alcune informazioni, come la cronologia di navigazione e le aziende a proporre annunci e promozioni aderenti al target.

Il controllo delle attività legate all’indirizzo IP, per esempio se un dipendente naviga tramite una rete aziendale e l’azienda può vedere quali siti visita e quali azioni compie.

Ricordiamoci che per navigare in modo anonimo non è sufficiente aprire la finestra di navigazione anonima, ma esiste un browser apposito di nome TOR.